Siedo in questo Consiglio Comunale dal 1995 e questa è la sedicesima discussione sul bilancio a cui partecipo, la prima in veste di membro dell'opposizione.
I rilievi che andrò a fare saranno rilievi di natura politica, che poggiano sui dati desumibili dalla documentazione che ci è stata consegnata oltre che dalle risposte che gli amministratori hanno fornito alle numerose domande venute dai banchi del consiglio volte a meglio comprendere sia la relazione programmatica sia gli allegati.
Ho seguito con molta attenzione il dibattito di queste serate, dibattito che a tratti mi è parso surreale. Evidentemente nell'approccio ai lavori dell'aula molto dipende dal ruolo che si riveste o che si intende ritagliarsi. In tutto ciò ovviamente ne guadagna il clima complessivo che diventa più "zuccheroso". Ma io, zuccherosa, non so esserlo.
A differenza del mio primo intervento, assai breve, che aveva l'unico scopo di ottenere dei piccoli chiarimenti su passaggi non ben definiti della relazione di bilancio, questo sarà una lettura del documento che spiegherà il mio voto.
Concordo con quanto affermato dal consigliere Lofoco, ossia che il bilancio è il piano di lavoro che un'amministrazione si dà e che da membro dell'opposizione si possono percorre due strade: la prima è di proporre delle varianti ad esso attraverso emendamenti come previsto all'art.22 comma 1 del Regolamento interno del Consiglio, la seconda di farne la disanima politica
La strada che ho deciso di percorrere, come ho già detto, è la seconda.
Il collega Lofoco nella sua valutazione politica del documento programmatico in discussione ne sottolineava la continuità con le amministrazioni precedenti. Io invece ravviso una chiara impronta SVP ( e qui c'è la continuità) ed un'assoluta assenza di punti che qualifichino la presenza degli altri partner di giunta.
Sì perché, scorrendo le cifre delle spese in conto capitale, si identificano con chiarezza gli interventi che tacitano le varie anime e Ortsausschuesse SVP. Cito come esempio gli interventi nelle infrastrutture: il tratto superiore di via Galilei (si farà già quest'anno), la via Dante ( la si farà l'anno prossimo), la via Matteotti intanto la si progetta.[ Si sa che Maia Bassa è un po' la cenerentola, però a Maia Bassa si è già investito nella passata legislatura (la scuola materna, il parco giochi Maria Trost, la Kimm).] Ma anche l'ultimazione dei lavori alla Schweizer, la ristrutturazione della Musikschule, l'acquisto dei locali per l'Elternkinderzentrum, i lavori al Combi, la ricapitalizzazione della società Funivie Ivigna, l'ultimazione del centro della protezione civile… e così via.
Non vedo invece nelle cifre importanti, che si intendono investire, interventi che dovrebbero stare a cuore all'altra metà della Giunta. Dell'edilizia scolastica delle scuole in lingua italiana, ad esempio, non c'è praticamente traccia: per la verità non se ne parla più neanche sui media. Da quando si è insediata questa Giunta, amica dei presidenti e / o vicepresidenti dei consigli d'istituto della Merano 1 e Merano 2, l'emergenza preoccupa solo la dirigenza scolastica che, per senso delle istituzioni, non suona certo la grancassa attraverso i giornali. Non è rassicurante non vedere in bilancio neanche un euro per la riacquisizione della porzione di edificio della Leonardo da Vinci venduto alla provincia; così come non è rassicurante sapere che la realizzazione dell' edificio multifunzionale in via Scuderie è in forse e che quindi la municipalizzata non lascerà tanto presto gli uffici di piazza Mazzini, locali che dovevano servire per la FOS che avrebbe quindi liberato l'ex IPC Einaudi. Ed anche sulla scuola materna, che si dovrebbe realizzare in zona centrale, il silenzio è assordante: intanto si pagano fitti sostanziosi all'Opera Serafica.
Anche l'attenzione dedicata al fabbisogno di alloggi protetti per anziani e di posti letto per lungodegenti non è adeguata. Se penso alla fatica che abbiamo fatto con l'assessore Gurschler per mettere a bilancio i denari che servissero ad acquistare quegli alloggi, che permettessero di sciogliere i contratti d'affitto per casa Melchiorri e villa santa Maria, e vedo l'esito della gara e le poche e vaghe parole dedicate a questa tematica nella relazione di bilancio non mi sento di certo rassicurata.
E che dire del futuro del complesso dello Zarenbrunn e di villa Lituania? Ne leggo sulla stampa: ma tutto pare un gioco ad incastro, un puzzle fatto sulla pelle degli anziani e delle loro famiglie.
Se le risposte non verranno, i problemi non si risolveranno da soli, anzi si acutizzeranno perché l'andamento demografico ci dice che negli anni futuri il numero degli anziani aumenterà e, con la modifica della struttura sociale, saranno sempre meno le famiglie in grado di farsene carico.
Mi auguro che nella sua battaglia per reperire le risorse per la problematica, che ho tracciato a grandi linee, l'assessore Gurschler trovi accanto a sé la componente non SVP, in modo particolare l'assessore Genovese che in questi anni è stato sugli scudi nel denunciare come l'amministrazione avesse abrogato a trovare soluzioni definitive alla carenza di alloggi per anziani.
Dicevo che non vedo in filigrana il contributo e la presenza della componente non SVP nella predisposizione di questo bilancio.
E non mi si dica che è perché la Giunta si è appena insediata! L'assessore Zaccaria è entrato in Consiglio con me nel 1995, l'assessore Genovese è un veterano di quest'aula: è già stato assessore e per una brevissima parentesi ha ricoperto anche il ruolo di vicesindaco.
Assessore Zaccaria, per 15 anni, dai banchi dell'opposizione l'ho seguita con attenzione dare lezioni su come si deve gestire secondo criteri manageriali un Comune. Per 15 anni l'ho sentita criticare le precedenti amministrazioni che vedevano la SVP alleata del centrosinistra. In questa legislatura le sono state delegate delle funzioni importantissime: ha in mano l' assessorato più pesante dell'azienda Comune. Se mi permette un paragone un po' azzardato: lei è per così dire il Tremonti meranese e quindi mi aspettavo da lei "fuochi d'artificio". Invece il bilancio che ci sottopone è un grigio documento da ragioniere, così come assai grigia è stata la sua relazione. Le politiche di bilancio che lei delinea non sono né di destra né di sinistra: sono semplicemente inesistenti.
Un passaggio lo dedico anch'io all'assessorato al decentramento.
Non me vorrà, assessore Genovese, se Le dico che la frase della relazione programmatica, in cui si dice che l'obiettivo di avvicinare i/le cittadini/e all' amministrazione deve essere di tutti gli assessorati e non solo del suo, è una ovvietà, se non una banalità. Le riconosco però, come altri colleghi che mi hanno preceduto, di essersi preso molto a cuore questa competenza e di aver suscitato molto aspettative, aiutato in questo dallo spazio che la stampa le ha generosamente offerto oltre che dalla collaborazione dei suoi colleghi e del personale del Comune. Le auguro di saper essere all'altezza delle aspettative suscitate perché non potrà solo svolgere il ruolo di "passa carte", dovrà anche dare risposte concrete alle domande che emergono dai cittadini.
Quanto a coinvolgimento e partecipazione non mi pare purtroppo che questa amministrazione sia partita con il piede giusto. Non vi è stato infatti il passaggio abituale di presentazione del bilancio alle parti sociali e la lettura della lettera dei sindacati da parte del collega Duschek dimostra con chiarezza come questo sia stato un errore.
Concludendo mi rivolgo a Lei, signor Sindaco: mi auguro che riesca ad uscire da quello che dal di fuori pare un impasse tutto interno al suo partito. Le sue competenze paiono bloccate: mobilità, urbanistica abbisognano di un colpo di reni.
In campagna elettorale ci ha detto che il suo impegno era di pianificare la Merano del 2030: coraggio, signor sindaco, sblocchi il bando per il masterplan!!! Merano ha bisogno di idee.
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