venerdì 7 gennaio 2011

Finito il periodo buio del commissariamento

MERANO. Il Pd meranese si sta avviando verso il rilancio dell'elaborazione politica e del suo ruolo in città con il congresso che si terrà sabato alla Sala Civica, dalle ore 10 alle 12,30. candidato unitario alla segreteria è il professor Francesco Redavid. Un momento unitario e di rilancio insomma. «Essere riusciti ad avere un candidato unitario, prima ancora che unico, è un obiettivo che si prefigge di recuperare un consenso diffuso non sulla mia persona, ma su quello che deve essere il cammino che il coordinamento individuerà». Un po' in linea con la gestione Madera. «Vero. Come già con la coordinatrice Madera, non intendo imporre la mia figura come ruolo guida, ma come riferimento di sintesi, fra le diverse posizioni che possono scaturire da una sana dialettica politica, in uno spirito di condivisione della scelta operata». Pronto un direttivo unitario dunque. «Sarà un direttivo di 20 membri, unitario ma anche e soprattutto con la passione e la competenza di tanti altri che, per un motivo o l'altro, non ne potranno far parte, ma daranno il loro tempo e il loro impegno partecipando alle riunioni e alle iniziative. L'obiettivo che ci prefiggiamo, è quello di dimostrare che la nostra visione della città sa tenere conto delle diverse necessità che contraddistinguono i diversi settori». Siete all'opposizione, ma che città vi prefiggete? «Vogliamo uno sviluppo che sia orientato a rendere Merano punto di riferimento di un turismo di qualità ma completamente ecosostenibile, con una qualità della vita dei suoi cittadini ancora più alta di quella attuale. Vogliamo dimostrare di essere un partito di governo essenziale per una amministrazione trasparente e una progettualità sostenibile di questa città». Punto di riferimento di chi? «Di tutti coloro che sentono la politica come momento di cittadinanza attiva, quindi una politica corretta, coerente con il senso di giustizia che la gente richiede, cioè una politica onesta, priva di interessi personali. Una politica per uno sviluppo che ponga al centro le persone e non gli interessi di pochi o di grandi aziende». (o.d.)

25 novembre 2010

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