venerdì 7 gennaio 2011

Consiglio Comunale del 29 dicembre mantenimento o dismissioni delle partecipazioni sociali detenute dal Comune, mio intervento.

Vorrei iniziare questo intervento ringraziando il Sindaco, il Segretario comunale, il Dott. Silvestri e il Dott. Chizzali per le adeguate informazioni fornite in sede di commissione.

La ratio della norma che impegna i Consigli Comunali a prendere decisioni inerenti al mantenimento o alla dismissione delle partecipazioni societarie detenute direttamente o indirettamente dal comune, impone che queste partecipazioni siano CIRCOSCRITTE AD EFFETTIVE NECESSITA' ISTITUZIONALI, STRETTAMENTE CONNESSE CON LA CARATTERIZZAZIONE DEGLI ENTI LOCALI e in un AMBITO TERRITORIALE CIRCOSCRITTO.

E' anche vero che l'eterogeneità del sistema economico in cui vanno ad inserirsi molteplici servizi pubblici locali mal si concilia con l'imposizione rigida e la lettura troppo letterale della norma.

In altre parole sono conscio che le valutazioni di carattere politico sull'opportunità di mantenere o dimettere alcune partecipazioni, non può essere limitata dall'esclusiva valutazione tecnica o di qua o di là. E' per questo che veniamo chiamati noi Consiglieri a fare una valutazione politica senza però togliere lo sguardo dalle direttive della norma.

Le società strumentali dovrebbero essere strutture costituite per svolgere attività che perseguono il proprio fine istituzionale e quindi fornire servizi a favore della pubblica amministrazione. ( ECO CENTER SPA, IL CONSORZIO DEI COMUNI) oppure gestione di servizi pubblici locali che mirano a soddisfare esigenze GENERALI della collettività. (ASM)

La valutazione e le opportune verifiche di compatibilità e di inerenza spetta agli organi consigliari quindi a noi ed è per questo che occorre una particolare attenzione, anche perché la norma prevede che una volta accertata la situazione ostativa alla costituzione a al mantenimento della partecipazione le pubbliche amministrazioni devono cedere a terzi la partecipazione.

Si parla di attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali.

Bisogna quindi individuare per quali società sia necessario far partire l'iter di dismissione.

Rispetto a quanto proposto dalla maggioranza vorrei esprimere seri dubbi sul mantenimento della partecipazione nella società terme di Merano Spa.

Dubbi derivanti sia dalla polivalenza dell'oggetto sociale delineato dallo statuto

stabilimento termale ma anche:

bar

ristorante

estetista

commercio al minuto di abbigliamento

prodotti cosmetici

libri

assortimenti di te

articoli da regalo

che appare a mio avviso non conforme alla prescrizione previste dall'art. 3 comma 27 della legge 244/2007 di cui si fa riferimento, sia all'esiguità della partecipazione inferiore all'1% che non permette di perseguire direttamente nulla.

Discorso che potrebbe essere esteso a SELFIN SRL ma in questo caso l'esclusione dal campo di applicazione dell'art 1 commi 4 e 5 viene forse a risolvere il problema.

Ho poi anche delle perplessità sulla partecipazione nella Società Funivie Ivigna Spa. Mi sembra infatti che definire le attività svolte da questa società, di carattere istituzionale rispetto ai fini dell'ente mi sembra una forzatura.


 


 


 


 

Intervento conclusivo della capogruppo Vanda Carbone sul bilancio

Siedo in questo Consiglio Comunale dal 1995 e questa è la sedicesima discussione sul bilancio a cui partecipo, la prima in veste di membro dell'opposizione.

I rilievi che andrò a fare saranno rilievi di natura politica, che poggiano sui dati desumibili dalla documentazione che ci è stata consegnata oltre che dalle risposte che gli amministratori hanno fornito alle numerose domande venute dai banchi del consiglio volte a meglio comprendere sia la relazione programmatica sia gli allegati.

Ho seguito con molta attenzione il dibattito di queste serate, dibattito che a tratti mi è parso surreale. Evidentemente nell'approccio ai lavori dell'aula molto dipende dal ruolo che si riveste o che si intende ritagliarsi. In tutto ciò ovviamente ne guadagna il clima complessivo che diventa più "zuccheroso". Ma io, zuccherosa, non so esserlo.

A differenza del mio primo intervento, assai breve, che aveva l'unico scopo di ottenere dei piccoli chiarimenti su passaggi non ben definiti della relazione di bilancio, questo sarà una lettura del documento che spiegherà il mio voto.

Concordo con quanto affermato dal consigliere Lofoco, ossia che il bilancio è il piano di lavoro che un'amministrazione si dà e che da membro dell'opposizione si possono percorre due strade: la prima è di proporre delle varianti ad esso attraverso emendamenti come previsto all'art.22 comma 1 del Regolamento interno del Consiglio, la seconda di farne la disanima politica

La strada che ho deciso di percorrere, come ho già detto, è la seconda.

Il collega Lofoco nella sua valutazione politica del documento programmatico in discussione ne sottolineava la continuità con le amministrazioni precedenti. Io invece ravviso una chiara impronta SVP ( e qui c'è la continuità) ed un'assoluta assenza di punti che qualifichino la presenza degli altri partner di giunta.

Sì perché, scorrendo le cifre delle spese in conto capitale, si identificano con chiarezza gli interventi che tacitano le varie anime e Ortsausschuesse SVP. Cito come esempio gli interventi nelle infrastrutture: il tratto superiore di via Galilei (si farà già quest'anno), la via Dante ( la si farà l'anno prossimo), la via Matteotti intanto la si progetta.[ Si sa che Maia Bassa è un po' la cenerentola, però a Maia Bassa si è già investito nella passata legislatura (la scuola materna, il parco giochi Maria Trost, la Kimm).] Ma anche l'ultimazione dei lavori alla Schweizer, la ristrutturazione della Musikschule, l'acquisto dei locali per l'Elternkinderzentrum, i lavori al Combi, la ricapitalizzazione della società Funivie Ivigna, l'ultimazione del centro della protezione civile… e così via.

Non vedo invece nelle cifre importanti, che si intendono investire, interventi che dovrebbero stare a cuore all'altra metà della Giunta. Dell'edilizia scolastica delle scuole in lingua italiana, ad esempio, non c'è praticamente traccia: per la verità non se ne parla più neanche sui media. Da quando si è insediata questa Giunta, amica dei presidenti e / o vicepresidenti dei consigli d'istituto della Merano 1 e Merano 2, l'emergenza preoccupa solo la dirigenza scolastica che, per senso delle istituzioni, non suona certo la grancassa attraverso i giornali. Non è rassicurante non vedere in bilancio neanche un euro per la riacquisizione della porzione di edificio della Leonardo da Vinci venduto alla provincia; così come non è rassicurante sapere che la realizzazione dell' edificio multifunzionale in via Scuderie è in forse e che quindi la municipalizzata non lascerà tanto presto gli uffici di piazza Mazzini, locali che dovevano servire per la FOS che avrebbe quindi liberato l'ex IPC Einaudi. Ed anche sulla scuola materna, che si dovrebbe realizzare in zona centrale, il silenzio è assordante: intanto si pagano fitti sostanziosi all'Opera Serafica.

Anche l'attenzione dedicata al fabbisogno di alloggi protetti per anziani e di posti letto per lungodegenti non è adeguata. Se penso alla fatica che abbiamo fatto con l'assessore Gurschler per mettere a bilancio i denari che servissero ad acquistare quegli alloggi, che permettessero di sciogliere i contratti d'affitto per casa Melchiorri e villa santa Maria, e vedo l'esito della gara e le poche e vaghe parole dedicate a questa tematica nella relazione di bilancio non mi sento di certo rassicurata.

E che dire del futuro del complesso dello Zarenbrunn e di villa Lituania? Ne leggo sulla stampa: ma tutto pare un gioco ad incastro, un puzzle fatto sulla pelle degli anziani e delle loro famiglie.

Se le risposte non verranno, i problemi non si risolveranno da soli, anzi si acutizzeranno perché l'andamento demografico ci dice che negli anni futuri il numero degli anziani aumenterà e, con la modifica della struttura sociale, saranno sempre meno le famiglie in grado di farsene carico.

Mi auguro che nella sua battaglia per reperire le risorse per la problematica, che ho tracciato a grandi linee, l'assessore Gurschler trovi accanto a sé la componente non SVP, in modo particolare l'assessore Genovese che in questi anni è stato sugli scudi nel denunciare come l'amministrazione avesse abrogato a trovare soluzioni definitive alla carenza di alloggi per anziani.

Dicevo che non vedo in filigrana il contributo e la presenza della componente non SVP nella predisposizione di questo bilancio.

E non mi si dica che è perché la Giunta si è appena insediata! L'assessore Zaccaria è entrato in Consiglio con me nel 1995, l'assessore Genovese è un veterano di quest'aula: è già stato assessore e per una brevissima parentesi ha ricoperto anche il ruolo di vicesindaco.

Assessore Zaccaria, per 15 anni, dai banchi dell'opposizione l'ho seguita con attenzione dare lezioni su come si deve gestire secondo criteri manageriali un Comune. Per 15 anni l'ho sentita criticare le precedenti amministrazioni che vedevano la SVP alleata del centrosinistra. In questa legislatura le sono state delegate delle funzioni importantissime: ha in mano l' assessorato più pesante dell'azienda Comune. Se mi permette un paragone un po' azzardato: lei è per così dire il Tremonti meranese e quindi mi aspettavo da lei "fuochi d'artificio". Invece il bilancio che ci sottopone è un grigio documento da ragioniere, così come assai grigia è stata la sua relazione. Le politiche di bilancio che lei delinea non sono né di destra né di sinistra: sono semplicemente inesistenti.

Un passaggio lo dedico anch'io all'assessorato al decentramento.

Non me vorrà, assessore Genovese, se Le dico che la frase della relazione programmatica, in cui si dice che l'obiettivo di avvicinare i/le cittadini/e all' amministrazione deve essere di tutti gli assessorati e non solo del suo, è una ovvietà, se non una banalità. Le riconosco però, come altri colleghi che mi hanno preceduto, di essersi preso molto a cuore questa competenza e di aver suscitato molto aspettative, aiutato in questo dallo spazio che la stampa le ha generosamente offerto oltre che dalla collaborazione dei suoi colleghi e del personale del Comune. Le auguro di saper essere all'altezza delle aspettative suscitate perché non potrà solo svolgere il ruolo di "passa carte", dovrà anche dare risposte concrete alle domande che emergono dai cittadini.

Quanto a coinvolgimento e partecipazione non mi pare purtroppo che questa amministrazione sia partita con il piede giusto. Non vi è stato infatti il passaggio abituale di presentazione del bilancio alle parti sociali e la lettura della lettera dei sindacati da parte del collega Duschek dimostra con chiarezza come questo sia stato un errore.

Concludendo mi rivolgo a Lei, signor Sindaco: mi auguro che riesca ad uscire da quello che dal di fuori pare un impasse tutto interno al suo partito. Le sue competenze paiono bloccate: mobilità, urbanistica abbisognano di un colpo di reni.

In campagna elettorale ci ha detto che il suo impegno era di pianificare la Merano del 2030: coraggio, signor sindaco, sblocchi il bando per il masterplan!!! Merano ha bisogno di idee.


 

Consiglio Comunale 14 dicembre 2010 sintesi del mio intervento sul bilancio preventivo

Io farò alcune domande per avere qualche chiarimento relativamente a qualche macro importo.

La prima cosa di cui mi sono accorto leggendo il bilancio è che sono state previste, per quanto riguarda le spese in conto capitale, 812.000 € di spese per consulenze esterne.

Reputo l'importo rilevante, specialmente in un periodo in cui il bilancio di previsione risulta ingessato.

Di questo importo una parte rilevante sono i circa 200.000 € previsti per la manutenzione di immobili di proprietà comunale, chiedo quindi all'Assessore competente di fornire a questo Consiglio maggiori chiarimenti sull'utilizzo di questa spesa.

Chiedo poi maggiori chiarimenti sull'importo stanziato pari a 130.000 € per consulenze esterne per i parchi;

Come già chiesto in Commissione Bilancio all'Assessore Zaccaria, che mi ha rimandato all'Assessore competente, chiedo maggiori spiegazioni sull'importo destinato al progetto open energy, finanziato per altro dal Fondo Sociale Europeo.

Sono poi rimasto colpito dall'importo di circa 1.000.000 di € destinato ai fitti passivi. Questa che di fatto potrebbe sembrare una spesa rigida perché non si possono interrompere di colpo queste spese. Un'amministrazione dovrebbe però iniziare a pensare a come diminuire questo importo. Non mi sembra però che in questo bilancio ci sia qualche impegno che porti nel tempo ad abbattere questo tipo di costi.

Ho visto anche che la maggior parte degli investimenti di grossi importi sono subordinati a finanziamenti esterni, come per esempio i 3.000.000 di € destinati al rifacimento delle tribune dell'ippodromo di Maia, mi piacerebbe conoscere se si sa già quando e se questo importo promesso verrà erogato in modo che i lavori possano partire.

Un ulteriore punto su cui chiedo chiarimenti è l'ulteriore importo destinato alla partecipazione nelle Funivie Ivigna Spa in quanto ho delle perplessità sulle caratteristiche della società di cui il Comune detiene la partecipazione, mi chiedo infatti se l'attività svolta dalla società sia in qualche modo riconducibile ad attività istituzionale o non sia invece da considerarsi mera attività commerciale.

Venendo poi all'importo più alto delle spese previste in conto capitale chiedo anche in questo caso maggiori delucidazioni sulla spesa. L'importo è infatti destinato all'acquisto degli appartamenti per anziani.

In questo bilancio c'è scusate l'espressione un "chicca", ed è la destinazione di 200.000 € per il campo nomadi, in Commissione l'Assessore Zaccaria che potrà spiegare meglio il suo intervento, mi ha spiegato che qualcosa occorrerà fare e quindi si è pensato di iniziare a destinare una somma.

Ho la sensazione e spero di essere smentito che questi 200.000 € siano solamente un modo di mettersi la coscienza a posto. Il problema del campo nomadi è un problema che inizia a esistere da troppo tempo e quando un problema non si risolve per troppo tempo diventa un non problema. Trattandosi di persone penso che la cosa sia grave.

Ho scoperto poi un'altra chicca, si pensa di fare un campo provvisorio nella zona delle caserme, ora l'areale delle caserme la cui disponibilità non si potrà avere prima del 2017/2018 non può essere utilizzato come la soluzione ad ogni problema, case per anziani asili, scuole giovani ecc. Scusate ma credo che di non sbagliarmi a pensare che nell'areale delle caserme un campo provvisorio per i sinti non ci sarà mai.

Questo mio intervento che non vuole essere un intervento politico, anche se qualche valutazione politica mi è sorta quasi spontanea.

Farò quindi ancora una domanda tecnica sull'importo destinato all'esproprio per il terreno per l'asilo di Sinigo, vista l'entità dell'importo 1.602.000 € mi chiedo le dimensioni del terreno.

Analizzando poi le previsioni di entrata derivanti dalla dismissione di immobili, si legge nel programma che andranno a essere venduti gli immobili fatiscenti costosi o inutilizzati, ora spero che gli immobili di proprietà del Comune non siano lasciati a diventare fatiscenti essendo essi il vero patrimonio del Comune. Non ho visto poi la previsione di cercare più che cessioni di immobili la permuta di immobili in modo da non intaccare il valore del patrimonio complessivo del Comune.

L'ultimo punto su cui avrei bisogni di chiarimenti è l'attività di partecipazione alla lotta all'evasione fiscale attraverso una serie di misure di controllo che permettono di segnalare all'Agenzia delle Entrate quei valori che permettono di iniziare gli accertamenti. Sappiamo che attraverso l'accordo stipulato con l'Agenzia delle Entrate, il Comune ha diritto a partecipare ad un terzo delle entrate derivanti dalla riscossione delle imposte evase.

Ora ho sentito l'Assessore Zaccaria lamentarsi dell'organico a disposizione, mi domando allora se è stata prevista un attività di controllo e se si se il personale a disposizione dell'Ufficio Tributi sia dimensionato per questo supplemento di attività, perché solo in questo modo la previsione fatta non sarà solamente una buona intenzione.


 


 


 


 


 

 

Risposta interrogazione su incarico di progettazione per rampa garage interrato sotto "area ferroviaria - prot. n. 0038260

Risposta interrogazione su incarico di progettazione per rampa garage interrato sotto "area

ferroviaria - prot. n. 0038260


 

In relazione alia Vs. interrogazione di cui sopra, Vi informiamo che la scelta del professionista per

la progettazione della rampa al garage interrato sotto I'area ferroviaria è
stata determinata da

motivazioni puramente tecniche.

L'intervento di cui in oggetto è
infatti accessorio alia realizzazione del primo lotto della

circonvallazione nord ovest, la cui progettazione, da parte della Provincia, è
stata affidata al Gruppo di

Progettazione Circonvallazione Nordovest di Merano (ingg. Bergmeister, Ebner e Gretzer).

Incaricare uno dei citati professionisti per la progettazione della rampa significa garantire

continuità al progetto ed evitare qualsiasi problema di incongruenza/ incompatibilità fra i due interventi

in fase esecutiva.


 

Distintamente

interrogazione con risposta scritta - conferimento incarico per progetto esecutivo rampa d’acceso al garage interrato sotto l’areale ferroviario

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 

p.c. Al Presidente del Consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta - conferimento incarico per progetto esecutivo rampa d'acceso al garage interrato sotto l'areale ferroviario

  • Abbiamo sempre sostenuto la necessità della realizzazione dello svincolo nord-ovest, a nord della stazione ferroviaria e del relativo parcheggio di raccolta per permettere agli utenti ed ai pendolari di raggiungere direttamente quella parte della città dove hanno sede numerosi servizi (ospedale, Martinsbrunn, centro scolastico, pretura, Ufficio delle Entrate..) e di tutte le altre misure previste dall'accademia Europea (allargamento della zona pedonale, ampliamento delle piste ciclabili, potenziamento del mezzo pubblico) perché Merano è prima di tutto dei meranesi ed è la qualità della vita e la salute dei suoi abitanti che vanno salvaguardate.
  • Forti di questo convincimento, abbiamo sostenuto politicamente la necessità di uno studio di fattibilità che proponesse soluzioni di ordine viabilistico e viario per la zona attorno alla stazione, unitamente a proposte di ordine urbanistico nell'ottica di una riqualificazione complessiva del quartiere.
  • Nel febbraio del 2004 venne affidato l'incarico di redigere tale studio di fattibilità agli architetti Nicoli e Piller.
  • Nella passata legislatura sono state prese in considerazione soprattutto le misure viabilistiche e viarie contenute nel corposo documento redatto dai due professionisti, in particolare la localizzazione, le dimensioni, la capienza, l'accessibilità del garage interrato da realizzare sotto l'areale della stazione, unitamente alla valutazione della normativa antincendio di particolare rilevanza per tale opera.
  • Con determina dirigenziale n° 1592 del 30.12.2009 il comandante dei vigili, dott. Piras, ha conferito al team di ingegneri Bergmeister, Ebner, Gretzer l'incarico di redigere il progetto esecutivo per le rampe d'accesso al garage interrato sotto l'areale della stazione avendo considerata congrua l'offerta di onorario di Euro 22.494,07 lordi (Euro 18.177,33 + 2% + 20%) presentata dall'ing. Gretzer in data 20 ottobre 2009.
  • Con delibera n° 500 del 03.11.2010 codesta Amministrazione ha approvato il suddetto progetto esecutivo redatto dallo studio Aribo Gretzer&Partner GMK


 

Ciò premesso

s'interroga il Sindaco

per sapere


 

  • se gli estensori dello studio di fattibilità citato in premessa siano stai presi in considerazione per conferire loro l'incarico di eseguire il progetto esecutivo per le rampe d'accesso al parcheggio interrato sotto l'areale ferroviario
  • in caso contrario, se la procedura seguita sia legittima, ovvero se sia legittimo affidare incarico di progetto esecutivo di parte di un'opera prevista nello studio di fattibilità citato in premessa a professionista diverso dagli estensori di detto studio senza aver nemmeno richiesto loro un'offerta di onorario relativo alla redazione del progetto esecutivo in oggetto
  • qualora tale modus procedendi avesse legittimità procedurale, se lo si ritiene eticamente corretto


 

I consiglieri del Partito Democratico


 

Andrea Bonatta                        Vanda Carbone


 

Merano, 7 dicembre 2010

Risposta interrogazione del 13-11-2010 in merito a gara per acquisto alloggi protetti per anziani

Risposta interrogazione dd. 13-11-2010 in merito a gara per acquisto alloggi protetti per

anziani prot. n. 0035771

In riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto si risponde ai singoli quesiti come segue:

ad 1) "a cosa sia dovuto i/ grosso/ano errore nella stesura del bando?"

II Comune di Merano non è
tuttora dell'opinione di aver sbagliato la stesura del bando, avendo applicato

nudo e crudo quanto previsto dall'art. 15 della vigente legge provinciaIe n. 2 del 21 gennaio 1987. Per di

più il Comitato Tecnico provinciaIe non ha bocciato iI bando e il risultato della gara, bensì ha dichiarato

con parere n. 90 di non esprimersi, in quanto ritiene che I'acquisto di un immobile in costruzione non sia

possibile, se è
il venditore ad ultimare I'immobile stesso.

ad 2) "quanto tempo si è
perso e I'ammontare dei costi addebitabili a questo errore?"

L'Amministrazione comunale non è
del parere di aver commesso un errore, in quanto ha applicato norma

positiva, che per altro con legge provinciaIe n. 7 del 16 ottobre 2009 è
stata reinserita.

II mancato rilascio di un parere da parte del Comitato Tecnico provinciale comporta sicuramente una

perdita di tempo dell'intera procedura di circa due tre mesi.

ad 3): "di chi sia la responsabilità dell'errore?

5i conferma quanto esposto ad 2)

ad 4): "come si intenda procedere per il reperimento degli alloggi considerato che l'Amministrazione ha

in essere onerosi contratti di affitto e di usufrutto con privatil"

L'Amministrazione comunale intende portare a termine iI bando di gara richiedendo un parere ufficiale da

parte dell'Avvocatura provinciale in merito all'applicabilità dell'art. 15 della legge provincia Ie n. 2/1987 in

vigore e richiedendo al Comitato Tecnico provinciale di rilasciare un parere prettamente tecnico economico

sui progetti di cui al bando, cosi come previsto peraltro dalla legge provinciale in parola.

ad 5) "i tempi che l'Amministrazione si è
data per trovare una soluzione percorribile del problema ?

L'empasse comporterà un differimento della conclusione della procedura al 2011.

Distinti saluti

interrogazione con risposta scritta- gara per acquisto alloggi protetti per anziani

Al Sindaco

Dott.Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 

Al Presidente del Consiglio

Pasquale Di Domenico

Via Portici 192

39012 Merano


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- gara per acquisto alloggi protetti per anziani

  • Tra i compiti istituzionali che il Comune di Merano ha mantenuto per sé allorché si costituì il Burgraviato vi è l'assistenza agli anziani, ivi compresa la messa a disposizione di residenze protette per gli stessi.
  • Le Amministrazioni , in particolare gli assessori al sociale che si sono susseguiti in questi ultimi vent'anni, hanno impegnato molte risorse nel reperimento di alloggi in grado di dare risposta ai bisogni crescenti della popolazione cittadina in via di progressivo invecchiamento.
  • Il protrarsi della sfortunata vicenda di esproprio e ristrutturazione di Villa Burgund ha impedito negli anni una soluzione patrimoniale che portasse alla risoluzione dei contratti d'affitto in essere con privati.
  • La conclusione dell'iter giudiziario e la restituzione di Villa Burgund ai proprietari pareva aver inaugurato una nuova stagione: da qui la decisione di indire una gara per l'acquisizione di un numero di alloggi con i requisiti previsti dalla normativa provinciale in grado di rispondere al fabbisogno di residenze protette per anziani, quantificato dai funzionari del Comune.
  • Il risultato della gara, pubblicizzato dal Sindaco e dall'assessore competente, pareva essere la prima pietra della nuova era ed invece, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la bocciatura della Provincia, tramite il segretario del Comitato Tecnico Provinciale, perché nel bando erano stati previsti obblighi per gli offerenti in netto contrasto con la normativa statale ed europea.


 

Tutto ciò premesso


 

s'interrogano il Sindaco e gli Assessori Competenti

per sapere

  1. a cosa sia dovuto il grossolano errore nella stesura del bando
  2. quanto tempo si è perso e l'ammontare dei costi addebitabili a questo errore
  3. di chi sia la responsabilità dell'errore
  4. come si intenda procedere per il reperimento degli alloggi, considerato che l'Amministrazione ha in essere onerosi contratti d'affitto e di usufrutto con privati
  5. i tempi che si l'Amministrazione si è data per trovare una soluzione percorribile del problema


 

I consiglieri del Partito Democratico

Andrea Bonatta                            Vanda Carbone


 

Merano, 13 novembre 2010

Risposta all’interrogazione sull’illuminazione in piazza stazione

In relazione alla Vs. interrogazione del 15 novembre 2010, si risponde quanto segue:

  • si conferma l'intenzione di migliorare l'illuminazione in piazza stazione;
  • ciò avverrà a breve/medio termine tramite i lavori di risistemazione della piazza stazione.

Distintamente

 

Interrogazione con risposta scritta – illuminazione in piazza Stazione


 

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 

p.c. Al Presidente del Consiglio

Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta – illuminazione in piazza Stazione


 

  • L'aver concentrato le fermate degli autobus urbani ed extraurbani nella zona antistante l'edificio della stazione è senz'altro positivo in quanto favorisce l'uso del mezzo pubblico e lo scambio ruota – rotaia.
  • Alcuni concittadini, in particolare donne, lamentano però la scarsa illuminazione della piazza che impedisce la lettura degli orari e crea una certa apprensione.
  • Considerato che siamo in una stagione dell'anno in cui le giornate vanno progressivamente accorciandosi


 

s'interrogano il Sindaco e l'Assessore competente


 

per conoscere

  1. se si intende provvedere ad una migliore illuminazione della piazza
  2. se ciò può avvenire nell'immediato
  3. in caso contrario se si dovrà aspettare la realizzazione dello svincolo


 

I consiglieri del Partito Democratico


 

Andrea Bonatta                         Vanda Carbone

Merano, 15 novembre 2010

Risposta all’ interrogazione sull’abbattimento di alberi in via Huber

Egregia Sig.ra carbone, egregio Sig. Bonatta

in riferimento alia Sua richiesta dd. 15.11.2010, concernente I'abbattimento alberi in via .Huber, si

comunica quanto segue:

uno dei due alberi era morto in piedi da parecchi mesi, I'altro dimostrava una vitalità

gravemente ridotta

la ragione per il deperimento di questi due alberi è
sia la presenza di Verticillium sp., sia la

presenza d/ Armillaria sp., un fungo capace di distruggere la zona del cambio dell'albera, di

solito in presenza di alberi già compromessi. La zona del cambio dell'albera si trova verso

I'esterno della pianta (sono gli ultimi anelli che costituiscono la parte "viva" del legno,

responsabili per II trasporto dell'acqua e degli assimilati.La parte interna, il cosiddetto corpo

legnoso, in tale caso può anche risultare perfettamente integra). Le tracce del fungo

Armillaria sp. sono ancora ben vis/bile sulle ceppaie: sotto la corteccia si può osservare un

ventaglio m/celiale bianco tipico della presenza di questi funghi. In ambiente urbano,

raramente si osservano i corpi fruttiferi, ma II feltro e presente in abbondanza

Nella prossIma primavera avrà luogo la piantumazione sostitutiva

5i trattava di due ippocastani (Aesculus hippocastanum), identificati nel database digitale

come numero 95 e 97 di via O.Huber, di diametri di rispettivamente 73 cm e 80 cm.

Distinti saluti

interrogazione con risposta scritta- abbattimento alberi in via O. Huber


 

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 

p.c. Al Presidente del Consiglio

Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- abbattimento alberi in via O. Huber

  • Alcuni concittadini, allarmati, ci hanno informato che in via O.Huber in prossimità dell'accesso al passo carraio "aut. 502 del 12.06.2002" sono stati abbattuti due alberi apparentemente sani.
  • Conoscendo la cura che la giardineria dedica al patrimonio arboreo e per fugare i sospetti ingenerati da questo singolare abbattimento

s'interrogano il Sindaco e l'Assessore competente

per sapere

  1. la malattia delle piante in oggetto che ne ha decretato l'abbattimento
  2. quando verranno messe a dimora le nuove piante
  3. la varietà e le dimensioni delle stesse

  4.  

I consiglieri del Partito Democratico


 


 

Andrea Bonatta                    Vanda carbone


 


 


 

Merano, 15 novembre 2010


 


 


 


 

Risposta all’interrogazione sulle consulenze esterne

Egregio signor Andrea Bonatta,

gentile sig.ra Vanda Carbone,

con riferimento all'interrogazione del 03.11.2010 si comunica quanto segue:

L'incarico richiamato in oggetto non può essere ascritto alia categoria delle "consulenze" in quanto

trattasi di un incarico di progettazione vero e proprio. Mentre per consulenze si intendono tutte quelle

prestazioni di lavoro autonomo, anche occasionale, rese da professionista 0 da persona di comprovata

capacita tecnica e qualificazione, volte a fornire agli uffici informazioni, consigli e valutazioni

specialistiche necessarie per I'assolvimento di esigenze operative dell'ente, I'incarico di progettazione

assume una "consistenza" diversa in quanto teso ad ottenere la materializzazione di un'idea. In sostanza

il consulente si limita a fornire il proprio parere lasciando a colui che della consulenza si avvale la

traduzione del suddetto in pratica, mentre il progettista "crea" con assunzione diretta di responsabilità.

Ciò premesso la normativa attualmente in vigore in materia di conferimento di incarichi professionali

consente alia P.A. di avvalersi di esperti esterni qualora non sia possibile far fronte alle proprie esigenze

con persona Ie di servizio. II personale interno è
infatti impegnato nello svolgimento di molteplici funzioni

amministrative tra cui particolare importanza ed impegno rivestono quelle assegnate al Responsabile di

Progetto, che vengono assimilate, sia dal punto di vista della responsabilità che della retribuzione aile

prestazioni "c1assiche" libero professionali di progettazione, direzione lavori coordinamento della

sicurezza e collaudo. Le ragioni sopraesposte hanno portato nel corso degli anni, soprattutto a causa

dell'incessante accrescersi della mole di adempimenti burocratici posti dal Legislatore a capo

dell'Amministrazione, L'Ente pubblico a specializzare I'attività

dei tecnici interni verso la cura degli

aspetti burocratici lasciando a professionisti esterni di fiducia la progettazione vera e propria. Nel caso in

esame, il tecnico incaricato è
un professionista di fiducia dell'Amministrazione in quanto iscritto nell'Albo

dei tecnici di fiducia della Provincia, il quale funge anche da Albo dei tecnici di fiducia anche del Comune

di Merano. Lo stesso è
stato incaricato in via diretta, così come consentito dalla normativa attualmente

in vigore e provvederà ad espletare I'incarico affidatogli con la celerità ed accuratezza.

Distinti saluti

Interrogazione: consulenze esterne

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 


 

p.c. Al Presidente del Consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- determina dirigenziale 1352 del 28.10.2010


 

  • Con determina dirigenziale n°1352 del 28.10.2010 è stato conferito all'arch. A. Zanier l'incarico di redigere uno studio di fattibilità per la realizzazione di locali mensa con cucina al piano terra della scuola Tappeiner, locali un tempo adibiti a ristorante.
  • I locali, vuoti da tempo, hanno sollecitato richieste di diversa natura, tra cui quella di utilizzo per mensa scolastica, non presa in considerazione dalla Giunta precedente orientata alla razionalizzazione del servizio mensa con conseguente riduzione dei costi per il suddetto servizio.


 

Tutto ciò premesso


 


 


 

s'interrogano il Sindaco e gli Assessori competenti


 


 

per conoscere:


 


 

  • se, considerate le difficoltà di bilancio, non si possano tagliare le consulenze esterne, affidando incarichi come quello in oggetto a personale interno all'Ente
  • il criterio secondo cui si è scelto il professionista in oggetto per l'affidamento del suddetto incarico
  • perché si intenda istituire una mensa scolastica presso i locali dell'ex ristorante cinese


 


 

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico


 


 

Andrea Bonatta                             Vanda Carbone


 


 

Merano, 3 novembre 2010

Centro riciclaggio

 MERANO. Altro che telecamere di controllo e riduzione delle isola ecologiche: il Partito democratico per affrontare il crescente fenomeno dello smaltimento illegale dei rifiuti propone di andare incontro alla cittadinanza, chiedendo ad Asm di realizzare in tempi stretti un centro riciclaggio all'ex Bosin, ma soprattutto di ampliare le isole ecologiche, introducendo nuovamente le campane perla raccolta della plastica.  La proposta sottoscritta da Vanda Carbone e Andrea Bonatta è contenuta nel testo di una mozione che il Pd ha presentato al sindaco e al presidente del consiglio comunale. «Anziché puntare su una politica repressiva, del controllo e della riduzione dei punti di raccolta - spiega Carbone - noi diciamo che i cittadini devono essere incentivati alla raccolta differenziata, non solo pretendendo, ma mettendo a disposizione mezzi ulteriori. In questi anni si è perso lo spirito che nel 10998 aveva portato il Comune ad introdurre la raccolta differenziata, lasciando solo all'utente gli oneri derivanti dalla divisione dei rifiuti. E con lo spirito si è persa di vista anche la convenienza verso l'azione di riciclaggio. Le tariffe sono sempre più tarate sulle quote fisse e sempre meno sul numero degli svuotamenti del cassonetto effettuati». I due rappresentanti del Pd presentano, con la loro mozione, tre proposte concrete che ora il consiglio comunale sarà chiamato a discutere in tempi rapidi. La prima riguarda l'accelerazione della creazione di un centro riciclaggio in città all'ex Bosin. «Basta con le discussioni sui costi della permuta - sostiene Carbone - tra il deposito nel rione di Santa Maria Assunta e l'ex Bosin. Entro il 2011 va aperto un nuovo centro riciclaggio in città per evitare scomodità ai cittadini che si devono ora recare a Lana per smaltire rifiuti ingombranti o differenziare. Ma dobbiamo anche pensare agli oltre 50 dipendenti di Asm che ogni giorno si devono spostare da Merano a Lana per prelevare i loro mezzi di lavoro, con tempi di percorrenza che pesano sui costi del lavoro. E gli stessi minicentri ambulanti di riciclaggio potrebbero diventare superflui.  Altro argomento è quello della reintroduzione della raccolta differenziata della plastica: «E' proprio la plastica - spiega Carbone - a finire nelle altre campane peggiorando la qualità del materiale consegnato al Consorzio nazionale imballaggi». Oggi la plastica è riciclabile solo consegnandola a Lana o ai minicentri che hanno orari impensabili per le persone che lavorano. Il terzo intervento proposto dal Pd riguarda il centro riciclaggio. Per Carbone e Bonatta è necessario che «Asm si doti di un impianto di selezione automatica del materiale da riciclare», sistema che consentirebbe di migliorare la qualità di carta, vetro e alluminio conferita ai consorzi nazionali e in futuro la introduzione di ulteriori raccolte

Caso Ae

MERANO. Il consiglio comunale di Merano all'unanimità insorge contro l'assegnazione a Sel della concessione idroelettrica per la centrale di Tel. «Un vero e proprio attacco al cuore di Ae - ha detto Walter Taranto, capogruppo della lista Balzarini - ai suoi 112 anni di storia, alla sua competenza ed esperienza e ai suoi 400 dipendenti». Stravolgendo l'ordine del giorno del consiglio comunale, ieri sera i capigruppo di tutti i partiti hanno presentato un ordine del giorno unitario con il quale si da mandato ad Ae spa di difendere gli interessi della società e di avviare subito la procedura di ricorso contro la delibera della giunta provinciale. «Siamo esterrefatti e stupiti - hanno detto Gerhard Hölzl e Walter Taranto voci della maggioranza - della procedura seguita dalla Provincia e del voto favorevole in giunta anche di quegli assessori eletti con i voti dei meranesi. È come se nel calcio la federazione internazionale, la Uefa, dettasse le regole, scegliesse l'arbitro a cui farle applicare, e non contenta metterre anche in campo la squadra vincente». La norma d'attuazione ispiratrice, prevedeva che nel settore dell'energia un ruolo importante spettasse ai Comuni. Ora si profila un monopolio a favore della Sel con 12 centrali su 13 assegnate a questa società. «Ae - ha continuato il capogruppo Hölzl - esiste da più di 100 anni, Sel da 10, Ae serve 130 mila famiglie per l'energia elettrica e 40 mila per il gas, Sel 90 mila, gli utili di Sel per il 40% andranno fuori provincia a Enel ed Edison, quelli di Ae sarebbero rimasti in Alto Adige. Una parte dei 400 dipendenti di Ae ora rischia il posto». Lo scorso anno Ae ha consegnato al Comune di Merano 7 milioni di euro di dividendi, altrettanti sono andati a Bolzano. Nell'ordine del giorno votato all'unanimità (la sola Daniela Rossi del Pd, poco prima del voto ha abbantonato l'aula, comportamento questo stigmatizzato dal vicesindaco Balzarini) si da pieno mandato ai vertici di Ae per ricorrere contro la delibera provinciale, si deplora il comportamento di coloro che sono politicamente responsabili dell'esito della procedura che rischia di portare all'eliminazione di Ae e si autorizza il cda a riprendere eventuali trattative con Sel in presenza di condizioni serie e rispettose del ruolo e del valore di Ae. Cristina Kury (Verdi), annunciando il suo voto favorevole, ha dato del provocatore a coloro che vogliono ora barattare il ritiro dei ricorsi con un accordo postumo e ha amaramente constatato che in consiglio provinciale negli ultimi 5 anni era rimasta sola a difendere Ae.

25 novembre 2010

Finito il periodo buio del commissariamento

MERANO. Il Pd meranese si sta avviando verso il rilancio dell'elaborazione politica e del suo ruolo in città con il congresso che si terrà sabato alla Sala Civica, dalle ore 10 alle 12,30. candidato unitario alla segreteria è il professor Francesco Redavid. Un momento unitario e di rilancio insomma. «Essere riusciti ad avere un candidato unitario, prima ancora che unico, è un obiettivo che si prefigge di recuperare un consenso diffuso non sulla mia persona, ma su quello che deve essere il cammino che il coordinamento individuerà». Un po' in linea con la gestione Madera. «Vero. Come già con la coordinatrice Madera, non intendo imporre la mia figura come ruolo guida, ma come riferimento di sintesi, fra le diverse posizioni che possono scaturire da una sana dialettica politica, in uno spirito di condivisione della scelta operata». Pronto un direttivo unitario dunque. «Sarà un direttivo di 20 membri, unitario ma anche e soprattutto con la passione e la competenza di tanti altri che, per un motivo o l'altro, non ne potranno far parte, ma daranno il loro tempo e il loro impegno partecipando alle riunioni e alle iniziative. L'obiettivo che ci prefiggiamo, è quello di dimostrare che la nostra visione della città sa tenere conto delle diverse necessità che contraddistinguono i diversi settori». Siete all'opposizione, ma che città vi prefiggete? «Vogliamo uno sviluppo che sia orientato a rendere Merano punto di riferimento di un turismo di qualità ma completamente ecosostenibile, con una qualità della vita dei suoi cittadini ancora più alta di quella attuale. Vogliamo dimostrare di essere un partito di governo essenziale per una amministrazione trasparente e una progettualità sostenibile di questa città». Punto di riferimento di chi? «Di tutti coloro che sentono la politica come momento di cittadinanza attiva, quindi una politica corretta, coerente con il senso di giustizia che la gente richiede, cioè una politica onesta, priva di interessi personali. Una politica per uno sviluppo che ponga al centro le persone e non gli interessi di pochi o di grandi aziende». (o.d.)

25 novembre 2010

Consiglio Comunale straordinario sulla scuola

 MERANO. Il futuro della scuola cittadina, gli indirizzi verso i quali si potranno orientare gli studenti delle superiori dovranno essere discussi in consiglio comunale entro il 5 novembre. L'altra sera Verdi, Pd e Südtirol Freiheit, hanno deciso di chiedere subito la convocazione di un consiglio comunale straordinario senza attendere la calendarizzazione da parte della maggioranza. Questa la risposta dell'opposizione a distanza di 24 ore dal no del presidente del consiglio e dei partiti di maggioranza alla discussione dell'ordine del giorno presentato dai Verdi in aula.  Con il no era stato il capogruppo della lista Balzarini, Walter Taranto, a proporre per primo il dibattito in aula in una seduta appositamente convocata. «Troppo generico entro il mese di novembre», avevano replicato a margine della seduta Cristina Kury e Vanda Carbone. Di qui la scelta di stringere i tempi e obbligare il presidente del consiglio a una convocazione una seduta in 15 giorni, ovvero entro il 5 novembre.  La discussione in aula potrà avvenire anche prima, ma non successivamente a quel termine stabilito dal regolamento del consiglio. Combinazione vuole che proprio la sera prima, il 4 novembre, l'assessore provinciale Christian Tommasini incontrerà studenti e genitori all'auditorium, dopo l'incontro dell'altra sera con i docenti.


 

Riforma della scuola

MERANO. Il tema, decisamente attuale, della riforma scolastica non è urgente per il consiglio comunale. La proposta di discutere un ordine del giorno presentato dai Verdi in consiglio comunale, anteponendo l'argomento ai punti inseriti all'ordine del giorno dell'altra sera, è stata rigettata dal presidente Pasquale Di Domenico e dalla sua maggioranza. E così, mentre fuori dalle scuole insegnanti e genitori raccolgono le firme per opporsi al taglio di un indirizzo dei licei italiano e tedesco, in consiglio è andato in scena uno spettacolo indecoroso. Per due ore si è parlato se ammettere l'argomento in discussione, ma senza risultato alcuno. L'ordine del giorno dei Verdi chiedeva al consiglio comunale si esprimersi a favore di un generico mantenimento della più ampia offerta formativa possibile senza scendere sul piano pedagogico, anche perché la vicinanza del centro scolastico di riferimento e il pendolarismo influenzano la scelta del corso di studi. La riforma deve crescere in maniera organica e non frettolosamente. Dopo 45 minuti di sospensione della seduta, due riunioni, una dei capigruppo e una di maggioranza, convocata questa dal presidente del consiglio - venendo meno, ha sottolineato Enrico Lofoco (Pdl), al suo ruolo super partes -, Pasquale Di Domenico comunicava la sua decisione. Va anche detto che l'ordine del giorno era stato spedito dai Verdi ai capigruppo di maggioranza ancora martedì. «Dell'argomento non si parla in quanto non esistono i motivi d'urgenza», questa la scelta finale del presidente del consiglio. Poi la raffica di prese di posizione contro questa decisione. «Lei vive a Merano - ha domandato ironica Cristina Kury dei Verdi al presidente del consiglio - o sulla Luna? Lei sa che il mondo scolastico è in subbuglio, genitori e insegnanti stanno raccogliendo firme? Il consiglio deve esprimersi e stare vicino al diritto di studio dei ragazzi, altro non urgente». «Prendiamo atto dell'importanza dell'argomento - ha detto Walter Taranto, lista Balzarini, assecondando il presidente - ma non ci sono oggi elementi sufficienti per approvare un documento completo. Inoltre proprio in questi giorni sono in corso approfondimenti tra assessorato provinciale, genitori e insegnanti. Ci impegnamo come maggioranza a convocare entro novembre un consiglio comunale straordinario tutto dedicato a questo specifico tema». «È un documento - ha aggiunto il sindaco Januth, sollecitato dai Verdi a prendere posizione - troppo generico, che se approvato non porterebbe a nulla. Meglio approfondire». David Augscheller (Rifondazione) ha parlato di «poca sensibilità del presidente e del consiglio nei confronti di tutte le famiglie di Merano. Resto allibito di fronte a questa decisione». Per Enrico Lofoco (Pdl) si è trattato «dell'ennesima prassi anomala. Il ruolo imparziale del presidente del consiglio dove è finito? Di Domenico si comporta come un membro di maggioranza e non come presidente». Per Vanda Carbone (Pd) la scelta del presidente è stata influenzata dalla maggioranza e quantomeno avrebbe dovuto mettere in votazione la decisione se discutere o meno l'ordine del giorno. «Una decisione non obiettiva - ha aggiunto Daniela Rossi, Pd - e non fondata nel regolamento. Non potete negare che in piazza si raccolgano firme, si facciano assemblee, gli studenti creino un movimento». Per Gerhard Hölzl (Svp), l'opposizione «usa la scuola a scopo politico e rivendica la primogenitura di una proposta che invece dovrebbe trovare tutti d'accordo». Cristina Kury (Verdi) ha ricostruito infine i 45 minuti di riunione dei capigruppo durante la sospensione della seduta. «Eravamo tutti d'accordo sui contenuti - ha detto Kury - ma ci siamo arenati sulla paternità del documento. Per evitare alla Svp il "sacrilegio" di sottoscrivere un documento proposto dai Verdi abbiamo anche proposto di togliere la nostra intestazione nella lettera. Anche questo non è bastato alla maggioranza». Dopo due ore di inutile dibattito la chiosa è arrivata da Vanda Carbone, Pd: «In queste due ore se lei presidente avesse aperto il dibattito - ha detto l'ex assessora - avremmo tutti parlato e il documento sarebbe stato approvato in metà tempo, risparmiando a tutti tempo e arrabbiature».

Risposta interrogazione del 03.11.2010 - lavori in via Castel Verruca

In relazione alia Vs. interrogazione del 03 novembre 2010, si risponde quanta segue:

1) I'urgenza e data dall'aumento del cedimento nell'ultimo periodo (cedimento iniziale di un paio di

centimetri, che e arrivato fino a 10 cem ca. lungo delle fessure longitudinali, che interessano una

lunghezza di ca. 30m di carreggiata nonchè uno "spanciamento" del muro di sostegno a valle del

tratto in oggetto) che non consente più una regolare e sicura transitabilità veicolare;

2) I'intervento non interessa un tratto di strada i cui costi vennero coperti dalla permuta citata;

Distintamente,

interrogazione con risposta scritta- lavori in via Castel Verruca

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 


 


 

p.c. Al Presidente del Consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 


 


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- lavori in via Castel Verruca


 

  • Nella seduta del 27 10 2010 la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo, elaborato dall'ingegner Stefan Baldini, per i lavori da effettuare in via Castel Verruca.
  • Nel comunicato stampa dell'esecutivo si legge che, essendo stata rilevata la presenza di fessure longitudinali e di cedimenti sia della carreggiata che del muro di sostegno a valle tra il chilometro 4+240 e il chilometro 4+270 di via castel Verruca, questa va urgentemente risanata per consentirne la regolare e sicura transitabilità.
  • Il costo dell'intervento ammonta a 88.400 euro.


 


 

Tutto ciò premesso


 


 

s'interrogano il Sindaco e l'Assessore competente


 


 

per conoscere:


 

  1. quali siano i criteri che determinano l'urgenza dell'intervento
  2. se oggetto dell'intervento è la strada i costi del cui rifacimento vennero coperti con la permuta del Putzenguetl effettuata tra Comune e Provincia (Laimburg)
  3. in tal caso, a cosa a cosa siano dovuti le fessure ed i cedimenti, considerato il poco tempo trascorso dall'effettuazione dei lavori di rifacimento


 

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico


 


 

Andrea Bonatta                             Vanda Carbone


 


 

Merano, 3 novembre 2010

Isole ecologiche

MERANO. L'annuncio dei giorni scorsi da parte dei dirigenti di Azienda municipalizzata di voler togliere una serie di isole ecologiche e di campane per la raccolta differenziata dislocate lungo le strade della città, allo scopo di combattere lo smaltimento illegale dei rifiuti, allarma il Partito democratico. Con una interrogazione la consigliere Vanda Carbone chiede al sindaco di conoscere nel dettaglio il piano di ridimensionamento delle campane. «Chiediamo di conoscere - si legge nella interrogazione - i tempi di attuazione della rimozione, quante isole saranno rimosse e la mappa di quelle che rimarranno».  «La piaga dello smaltimento illegale - scrive Carbone nelle premesse dell'interrogazione - dei rifiuti si è presentata subito dopo l'adozione della raccolta differenziata e le misure per combatterla si sono dimostrate inefficaci. La rimozione delle isole non è la soluzione, ma questa giunta ci ha già abituato a questo genere di scelte per risolvere i problemi».  «Come non ricordare - prosegue l'interrogazione dell'esponente del Pd - la rimozione delle panchine per risolvere i problemi creati dalle persone senza fissa dimora. Ora si vogliono eliminare le isole ecologiche per combattere la maleducazione dei cittadini. Rimuovere le campane provocherà disagi soprattutto agli anziani e saranno ancora una volta i soggetti più deboli a pagare le conseguenze dell'inciviltà dei concittadini e dell'inefficienza dell'amministrazione comunale».


 

Masterplan

MERANO. La progettazione del futuro destino dell'immenso areale delle caserme tra via Palade e la zona produttiva di Maia Bassa rischia di sfuggire di mano al Comune. A sostenerlo è la consigliera comunale Vanda Carbone del Pd, che con una interrogazione sollecita la necessità di affidare urgentemente l'incarico per la redazione del masterplan 2020. «Questo è l'unico strumento - spiega Carbone - per arrivare a disegnare il nuovo areale in maniera partecipata e per avviare un confronto concreto e serrato con la Provincia. L'esperienza ci dice che in passato da Bolzano si è agito senza troppa condivisione. Basti pensare a quanto è accaduto con l'ex area Bersaglio». Proprio per evitare di perdere la possibilità di agire concretamente in tema di dismissioni delle aree militari Carbone sollecita l'incarico per un «masterplan 2020». L'esponente meranese del Pd vuole conoscere i tempi per l'indizione della gara e «i passi concreti che il Comune intende intraprendere per essere attore principale nella pianificazione urbanistica dell'areale militare di Maia Bassa».

Risposta interrogazione sullo scalo merci a Sinigo - prot. N. 0034015

Risposta interrogazione Sullo scalo merci a Sinigo - prot. N. 0034015

1. è
vero che lo
scalo merci viene spostato da Maia Bassa sull'area a sud dal depuratore.

2. L'area occupata dallo scalo merci riguarda la striscia vicino alia ferrovia attuale è I'area adiacente che per

il campo nomadi non era possibile utilizzare perchè gravata da una servitù di gasdotto. Tecnicamente

sarebbe Iibera I'area per collocare iI campo. causa la nuova situazione bisogna ora riprendere i contatti

con iI Burgraviato e la Provincia per definire i dettagli.

3. è
intenzione dell'amministrazione procedere al più presto con Ie operazioni descritte e si sta lavorando in

tal senso.

Cordiali saluti

interrogazione con risposta scritta- scalo merci Sinigo -campo nomadi

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 


 


 

p.c. Al Presidente del consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 


 


 


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- scalo merci Sinigo -

campo nomadi


 


 


 

  • Ieri (27 ottobre) nelle varie edizioni del Tg3 è stato dato ampio spazio alla notizia che a Sinigo, su iniziativa della MEMC, verrà realizzato uno scalo merci.
  • La notizia ci rallegra perché, con la realizzazione dello scalo merci, il trasporto del famigerato "bombolone", che dalla stazione di Maia Bassa raggiungeva la fabbrica di Sinigo attraversando il centro abitato, verrà finalmente tolto dalla strada e la superficie che, alla stazione di Maia Bassa, oggi serve per deposto merci potrà essere utilizzata per creare parcheggi per i pendolari.
  • Sempre dal notiziario locale apprendiamo che lo scalo merci a Sinigo verrà realizzato sull'area dove l'Amministrazione comunale intendeva ubicare il campo nomadi e che la superficie in oggetto verrà espropriata dal Burgraviato.


 


 

Tutto ciò premesso s'interrogano


 


 


 

Il Sindaco e l'Assessore competente


 


 


 

per conoscere:


 


 


 


 

  • se le notizie fornite dai media siano corrette


 

  • in tal caso, come l'amministrazione intenda muoversi per individuare un'altra area idonea all'insediamento del campo nomadi


 

  • i tempi che intende darsi per dare finalmente soluzione al problema che si trascina da anni


 

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico


 


 

Andrea Bonatta                             Vanda Carbone


 


 


 

Merano, 28 ottobre 2010

interrogazione con risposta scritta - politiche di bilancio

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 


 

p.c. Al Presidente del consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 


 


 


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta - politiche di bilancio


 


 

  • Con un'ampia intervista al quotidiano Alto Adige l'assessore Zaccaria, le cui competenze in materia finanziaria sono assai importanti, enuncia la politica che intende perseguire nella stesura del bilancio.
  • Apprendiamo con soddisfazione che intende proseguire nella lotta all'evasione fiscale, iniziata peraltro dalle precedenti amministrazioni.
  • Complessivamente la politica di bilancio delineata nell'intervista pare assai debole. In una situazione di diminuzione delle risorse e di finanza derivata quale è quella della nostra Provincia, il Comune deve agire sulle spese correnti ripensando la spesa storica. La soluzione non può essere di certo quella di aumentare le tasse come ha già cominciato a fare questa amministrazione, e neppure solo quella di dismettere gli immobili (scuola di Quarazze e colonia di San Vigilio), definiti con un'espressione assai curiosa patrimonio superfluo, operazione che produrrebbe solo un'entrata una tantum. I due immobili oltretutto non incidono in maniera negativa sul bilancio, anzi da Quarazze l'amministrazione percepisce anche una piccola rendita. Considerata inoltre la crisi del mercato immobiliare e la destinazione urbanistica dei due immobili, la loro alienazione rischia di essere una svendita.
  • Non vi è traccia alcuna nell'intervista delle dismissioni societarie dovute per legge entro il 31 dicembre.
  • Anche sulle spese correnti le dichiarazioni dell'assessore sono nebulose. La spesa storica, a nostro avviso, va rivista tenendo conto dei compiti istituzionali dell'Ente e stabilendo delle priorità


 

Ciò premesso


 


 

s'interrogano il Sindaco e l'Assessore Competente


 


 

per conoscere


 

  • a che punto sia la valutazione del valore delle azioni della Merano Maia spa per procedere alla vendita delle stesse come previsto dalla legge
  • se si sia valutata l'opportunità di cedere la quota del Comune nella società Terme spa e parte delle quote nella società Funivie Ivigna spa
  • a che punto sia la trattativa con la fondazione San Nicolò per la permuta dell'immobile di Quarazze e la realizzazione di una scuola materna in via Verdi, operazione che permetterebbe la soluzione del contratto d'affitto con l'Opera Serafica per le sezioni ivi ubicate dell'asilo nido e della scuola materna
  • se vi sia una stima della Colonia di San Vigilio ed a quanto ammonti
  • quando si intendano realizzare gli alloggi protetti per anziani in modo da risolvere i contratti in essere della cosiddetta casa Melchiorri e Villa Santa Maria
  • se l'ammontare della spesa corrente (contributi) subirà variazioni ed in quale misura


 


 


 


 


 

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico


 

Andrea Bonatta                             Vanda Carbone


 


 


 

Merano, 18 ottobre 2010

Risposta: Interrogazione relativa alla tassa sui cani

Egregi consiglieri comunali,

In riferimento alia Vostra interrogazione del 18 ottobre 2010 comunico:

1) II numero dei cani censiti nel Comune di Merano è
di circa 2100,

2) sui territorio comunale sono presenti 53 punti di distribuzione dei sacchetti paletta per la raccolta

delle deiezioni canine,

Costo annuale per la ricarica periodica dei distributori = 11.000,00 (anni 2009 e 2010)

Costo annuale per I'acquisto dei sacchetti paletta = 16,118,40 (anno 2009)

Costo annuale per I'acquisto dei sacchetti paletta = 17.040,00 (anno 2010)

3) Sui terrilorio comunale vi sana 3 aree attrezzale: Via Postgranz, giardini della Stazione, rione di

Santa Maria Assunta. Solo I'area di S,M, Assunta viene pulita da ditta esterna (if costo annuo attuale

è di € 1.728,00), Le altre due zone sana pulite dal personale della giardineria,

4) Altri cosli: periodicamenle vengono acquislati i distribulori con i pali di sostegno: ad esempio nel

2010 ne abbiamo acquistato 10 per un importo complessivo di 1.416,00, Inoltre nel 2010 sono

stati stampati degli opuscoli pubblicitari per un importo di 321,60,

5) 6) 7) 8) Ad oggi I' argomento non è stato trattalo dalla giunta comunale, ed in ogni caso essendo di

competenza del consiglio comunale, il tema sara' affrontato in quel consesso

interrogazione con risposta scritta- tassa sui cani

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 


 


 

p.c. Al Presidente del consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 


 


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- tassa sui cani


 


 


 

  • La finanziaria 2011, licenziata recentemente dalla Giunta Provinciale, ripristina l'imposta comunale sui cani. Detta imposta è facoltativa e può arrivare fino ad un massimo di 50 euro. Spetta al singolo comune decidere con un regolamento come applicarla.
  • Il presidente Durnwalder nell'annunciare il ripristino dell'imposta ha specificato che alcuni comuni hanno chiesto di reintrodurla. I sindaci dei maggiori comuni, ad eccezione del sindaco Spagnolli, non sono contrari alla tassa ed anche la vicepresidente dell'associazione amici dei cani si è detta "non contraria a patto che in cambio arrivino dei servizi".
  • E' evidente il valore anche sociale della presenza del cane, non solo per i servizi offerti dai cani da soccorso o da quelli che accompagnano non vedenti, ma anche per la compagnia offerta agli anziani o per come incidano positivamente nell'educazione dei bambini.


 

Tutto ciò premesso


 


 


 

s'interrogano il Sindaco e l'assessore competente


 


 


 

per conoscere:


 


 


 

  • il numero dei cani presenti nel comune
  • il numero di apparecchi per la distribuzione di sacchetti e i costi per la loro ricarica periodica
  • il numero di aree attrezzate ed i costi per la loro gestione
  • se vi siano altri costi imputabili a servizi offerti ai cani e quali siano
  • se si intenda ripristinare l'imposta
  • se si intenda applicare forme di progressività e come si intenda graduarla
  • quanto si pensa di incassare dal ripristino della tassa
  • se si prevedano servizi a fronte dell'introduzione dell'imposta


 


 

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico


 


 

Andrea Bonatta                             Vanda Carbone


 


 


 

Merano, 18 ottobre 2010

Risposta interrogazione dd. 13-10-2010 "aree in via di dismissione" - prot. n. 0032243


 

In riferimento alia Vs. in oggetto si comunica che:

1) I'incarico per la redazione del Masterplan verrà conferito nei prossimi mesi. Attualmente sono in

esame, presso la nuova amministrazione, i contenuti dello stesso, ai fini della loro definizione nel

bando di gara per detto incarico;

2) sarà il Masterplan a definire i possibili indirizzi per 10 sviluppo urbanistico dell'area in dismissione e

iI successivo PUC a operare Ie scelte di pianificazione. II bando per la gara non mancherà di

segnalare iI tema dell'utilizzo delle presenti aree quale tema della massima importanza per iI futuro

sviluppo cittadino.

Cordiali saluti

/

Interrogazione con risposta scritta- aree in via di dismissione

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 


 

p.c. Al Presidente del consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 


 


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- aree in via di dismissione


 


 

  • Apprendiamo dai media i desiderata del sindaco Januth relativamente all'utilizzo delle aree demaniali oggetto di trattativa tra Stato e Provincia.
  • Apprendiamo che gli accordi politici tra Stato e Provincia stanno prendendo corpo, nel senso che si stanno stimando le aree oggetto di dismissione e si stanno realizzando le opere funzionali all'operazione di permuta.
  • Apprendiamo che ci vorranno dai tre ai cinque anni finché l'operazione sarà conclusa.
  • Apprendiamo sempre dagli organi d'informazione, nella fattispecie dal periodico che la Provincia invia alle famiglie, che una volta conclusa l'operazione la Provincia gestirà al meglio il patrimonio così acquisito.
  • Come Comune di Merano sappiamo che la Provincia agisce senza troppa condivisione: possiamo citare vari esempi a partire dall'area ex Bersaglio, di cui il Comune aveva richiesto il passaggio a titolo gratuito, dopo la dismissione dello Stato, al fine di realizzarvi un polo sportivo che comprendesse un ampliamento del Lido, il rifacimento ed ampliamento del Combi e l'utilizzo della palazzina del ristorante Bersaglio come posto di ristoro ed uffici per il centro sportivo. Le richieste del Comune sono rimaste lettera morta. Per il parcheggio attiguo al Combi l'Amministrazione paga un l'affitto ed ha dovuto provvedere a proprie spese a smantellare gli edifici pericolanti ivi ubicate. Il futuro utilizzo dell'area lo sta stabilendo la Provincia con un ruolo assolutamente marginale del Comune.
  • Dati questi precedenti ci domandiamo quali strumenti abbia realmente il Comune per assumere un ruolo nella pianificazione delle aree in via di dismissione a Maia Bassa.
  • La redazione del masterplan, che dovrebbe delineare lo sviluppo urbanistico della città attraverso un percorso partecipato con un' attenzione particolare alle aree in oggetto, è certamente il documento con cui l'amministrazione può avviare un confronto concreto e serrato con la Provincia, ma dell'indizione del bando per l'affidamento dell'incarico non c'è traccia.


 


 

Ciò premesso


 


 

s'interroga il Sindaco


 


 

per conoscere:


 

  • i tempi per l'indizione del bando per l'affidamento dell'incarico per la stesura del masterplan
  • i passi concreti che il Comune intende intraprendere per essere attore principale nella pianificazione urbanistica delle aree in via dismissione


 


 


 

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico


 


 

Andrea Bonatta                             Vanda Carbone


 


 


 

Merano, 13 ottobre 2010

Risposta scritta all'interrogazione relativa al passaggio Westend

Risposta scritta all'interrogazione relativa al passaggio WestendU

- prot. n. 0031384

In ordine all'lnterrogazione dl cui in oggetto, si comunica che la società Westend Srl, con atto

notiflcato II 12 ottobre 2010 ha presentato appello avverso la sentenza n. 118/2010 del Tribunale dl

Bolzano- Sezione distaccata dl Merano.

La prima udienza nel giudizio dl secondo grade Innanzi alia Corte d'Appello dl Trento - 5ezlone

Distaccata cdi Bolzano si
svolgerà II 9 marzo
201l.

Ciò posto e in attesa dl sentenza definitiva, l'Amministrazlone comunale procederà alla

Prenotazione tavolare della servitù ai fini della sua opponibilità ai terzi e di tutela del Comune.

Dlstinti saluti

Interrogazione con risposta scritta- passaggio Westend


 

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 

p.c. Al Presidente del consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- passaggio Westend

Il passaggio che unisce la Passeggiata Lungopassirio alla via Speckbacher è uno dei tanti passaggi che hanno reso la città permeabile. Quando all'improvviso nel 2001 venne chiuso l'Amministrazione si mosse affinché venisse riaperto. Di fronte all'impossibilità di trovare una soluzione bonaria con i proprietari di Villa Westend si costituì in giudizio.

In data 06.05.2010 è stata depositata la sentenza che dichiara che sul passaggio in questione "sussiste servitù di pubblico passaggio pedonale, acquistata per usucapione" ordinando tra l'altro alla soc. Westend "di tenere libero da ogni ostacolo il vicolo di collegamento tra la Passeggiata Lungopassirio e la via Speckbacher". A tutt'oggi il passaggio continua ad essere chiuso.


 

Tutto ciò premesso


 

s'interrogano il Sindaco e l'Assessore Competente


 

per conoscere come l'Amministrazione intenda far rispettare la sentenza in oggetto

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico

Andrea Bonatta                             Vanda Carbone

Merano, 8 ottobre 2010

Risposta interrogazione dd. 3-10-2010 "futuro aree militari via "Palade"

Risposta interrogazione dd. 3-10-2010 "futuro aree militari via "Palade" - prot. 0031150

In riferimento alia Vs. in oggetto si comunica che:

I'amministrazione comunale non è
a conoscenza diretta dei termini dell'accordo tra Stato e

Provincia circa la dismissione delle aree militari. A proposito sono stati pertanto interpellati i

competenti uffici provinciaIi e si è
in attesa delle rispettive comunicazioni. Alla presente seguirà

quindi una seconda comunicazione, non appena tali termini verranno resi noti all'amministrazione

comunale;

non essendo a conoscenza degli accordi di cui sopra, non è
dato sapere se gli stessi prevedano il

coinvolgimento dell'amministrazione comunale già nella fase di dismissione 0 se invece, come pare

più probabile, la pianificazione possa venire intrapresa autonomamente e in un momento

successive dall'amministrazione comunale. Anche tale punto verrà ripreso nella seconda

comunicazione sopra preannunciata.

Cordiali saluti

~ ~

IL FUTURO DELLE AREE MILITARI Interrogazione scritta del 3 ottobre 2010

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 

p.c. Al Presidente del consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta- futuro aree militari via Palade

Apprendiamo dalla stampa (Alto Adige di sabato 2 ottobre) le dichiarazioni dell'assessore provinciale Florian Mussner all'atto della consegna dei lavori di demolizione della caserma Polonio alla ditta "Fischer&Fischer":" Abbiamo compiuto un nuovo importante passo avanti per l'operatività dell'accordo Stato-Provincia sulla cessione delle aree dismesse in cambio della realizzazione di alloggi per militari".

Nei programmi elettorali dei partiti che oggi reggono le sorti della città si è fatto un gran parlare del futuro delle aree militari dismesse: si è parlato di masterplan, di spazi per giovani, della realizzazione di un polo scolastico ed altro ancora, in ciò presupponendo un ruolo attivo del Comune, essendo la pianificazione del territorio una competenza specificatamente comunale.

Ciò premesso

s'interrogano il Sindaco e l'Assessore Competente

per conoscere


 

1) i termini dell'accordo Stato – Provincia per la dismissione delle aree militari


 

2) se e come l'amministrazione comunale è stata o verrà coinvolta nella pianificazione delle aree militari dismesse


 

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico


 

Andrea Bonatta                             Vanda Carbone


 

Merano, 3 ottobre 2010