giovedì 24 settembre 2020

venerdì 18 febbraio 2011

venerdì 7 gennaio 2011

Consiglio Comunale del 29 dicembre mantenimento o dismissioni delle partecipazioni sociali detenute dal Comune, mio intervento.

Vorrei iniziare questo intervento ringraziando il Sindaco, il Segretario comunale, il Dott. Silvestri e il Dott. Chizzali per le adeguate informazioni fornite in sede di commissione.

La ratio della norma che impegna i Consigli Comunali a prendere decisioni inerenti al mantenimento o alla dismissione delle partecipazioni societarie detenute direttamente o indirettamente dal comune, impone che queste partecipazioni siano CIRCOSCRITTE AD EFFETTIVE NECESSITA' ISTITUZIONALI, STRETTAMENTE CONNESSE CON LA CARATTERIZZAZIONE DEGLI ENTI LOCALI e in un AMBITO TERRITORIALE CIRCOSCRITTO.

E' anche vero che l'eterogeneità del sistema economico in cui vanno ad inserirsi molteplici servizi pubblici locali mal si concilia con l'imposizione rigida e la lettura troppo letterale della norma.

In altre parole sono conscio che le valutazioni di carattere politico sull'opportunità di mantenere o dimettere alcune partecipazioni, non può essere limitata dall'esclusiva valutazione tecnica o di qua o di là. E' per questo che veniamo chiamati noi Consiglieri a fare una valutazione politica senza però togliere lo sguardo dalle direttive della norma.

Le società strumentali dovrebbero essere strutture costituite per svolgere attività che perseguono il proprio fine istituzionale e quindi fornire servizi a favore della pubblica amministrazione. ( ECO CENTER SPA, IL CONSORZIO DEI COMUNI) oppure gestione di servizi pubblici locali che mirano a soddisfare esigenze GENERALI della collettività. (ASM)

La valutazione e le opportune verifiche di compatibilità e di inerenza spetta agli organi consigliari quindi a noi ed è per questo che occorre una particolare attenzione, anche perché la norma prevede che una volta accertata la situazione ostativa alla costituzione a al mantenimento della partecipazione le pubbliche amministrazioni devono cedere a terzi la partecipazione.

Si parla di attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali.

Bisogna quindi individuare per quali società sia necessario far partire l'iter di dismissione.

Rispetto a quanto proposto dalla maggioranza vorrei esprimere seri dubbi sul mantenimento della partecipazione nella società terme di Merano Spa.

Dubbi derivanti sia dalla polivalenza dell'oggetto sociale delineato dallo statuto

stabilimento termale ma anche:

bar

ristorante

estetista

commercio al minuto di abbigliamento

prodotti cosmetici

libri

assortimenti di te

articoli da regalo

che appare a mio avviso non conforme alla prescrizione previste dall'art. 3 comma 27 della legge 244/2007 di cui si fa riferimento, sia all'esiguità della partecipazione inferiore all'1% che non permette di perseguire direttamente nulla.

Discorso che potrebbe essere esteso a SELFIN SRL ma in questo caso l'esclusione dal campo di applicazione dell'art 1 commi 4 e 5 viene forse a risolvere il problema.

Ho poi anche delle perplessità sulla partecipazione nella Società Funivie Ivigna Spa. Mi sembra infatti che definire le attività svolte da questa società, di carattere istituzionale rispetto ai fini dell'ente mi sembra una forzatura.


 


 


 


 

Intervento conclusivo della capogruppo Vanda Carbone sul bilancio

Siedo in questo Consiglio Comunale dal 1995 e questa è la sedicesima discussione sul bilancio a cui partecipo, la prima in veste di membro dell'opposizione.

I rilievi che andrò a fare saranno rilievi di natura politica, che poggiano sui dati desumibili dalla documentazione che ci è stata consegnata oltre che dalle risposte che gli amministratori hanno fornito alle numerose domande venute dai banchi del consiglio volte a meglio comprendere sia la relazione programmatica sia gli allegati.

Ho seguito con molta attenzione il dibattito di queste serate, dibattito che a tratti mi è parso surreale. Evidentemente nell'approccio ai lavori dell'aula molto dipende dal ruolo che si riveste o che si intende ritagliarsi. In tutto ciò ovviamente ne guadagna il clima complessivo che diventa più "zuccheroso". Ma io, zuccherosa, non so esserlo.

A differenza del mio primo intervento, assai breve, che aveva l'unico scopo di ottenere dei piccoli chiarimenti su passaggi non ben definiti della relazione di bilancio, questo sarà una lettura del documento che spiegherà il mio voto.

Concordo con quanto affermato dal consigliere Lofoco, ossia che il bilancio è il piano di lavoro che un'amministrazione si dà e che da membro dell'opposizione si possono percorre due strade: la prima è di proporre delle varianti ad esso attraverso emendamenti come previsto all'art.22 comma 1 del Regolamento interno del Consiglio, la seconda di farne la disanima politica

La strada che ho deciso di percorrere, come ho già detto, è la seconda.

Il collega Lofoco nella sua valutazione politica del documento programmatico in discussione ne sottolineava la continuità con le amministrazioni precedenti. Io invece ravviso una chiara impronta SVP ( e qui c'è la continuità) ed un'assoluta assenza di punti che qualifichino la presenza degli altri partner di giunta.

Sì perché, scorrendo le cifre delle spese in conto capitale, si identificano con chiarezza gli interventi che tacitano le varie anime e Ortsausschuesse SVP. Cito come esempio gli interventi nelle infrastrutture: il tratto superiore di via Galilei (si farà già quest'anno), la via Dante ( la si farà l'anno prossimo), la via Matteotti intanto la si progetta.[ Si sa che Maia Bassa è un po' la cenerentola, però a Maia Bassa si è già investito nella passata legislatura (la scuola materna, il parco giochi Maria Trost, la Kimm).] Ma anche l'ultimazione dei lavori alla Schweizer, la ristrutturazione della Musikschule, l'acquisto dei locali per l'Elternkinderzentrum, i lavori al Combi, la ricapitalizzazione della società Funivie Ivigna, l'ultimazione del centro della protezione civile… e così via.

Non vedo invece nelle cifre importanti, che si intendono investire, interventi che dovrebbero stare a cuore all'altra metà della Giunta. Dell'edilizia scolastica delle scuole in lingua italiana, ad esempio, non c'è praticamente traccia: per la verità non se ne parla più neanche sui media. Da quando si è insediata questa Giunta, amica dei presidenti e / o vicepresidenti dei consigli d'istituto della Merano 1 e Merano 2, l'emergenza preoccupa solo la dirigenza scolastica che, per senso delle istituzioni, non suona certo la grancassa attraverso i giornali. Non è rassicurante non vedere in bilancio neanche un euro per la riacquisizione della porzione di edificio della Leonardo da Vinci venduto alla provincia; così come non è rassicurante sapere che la realizzazione dell' edificio multifunzionale in via Scuderie è in forse e che quindi la municipalizzata non lascerà tanto presto gli uffici di piazza Mazzini, locali che dovevano servire per la FOS che avrebbe quindi liberato l'ex IPC Einaudi. Ed anche sulla scuola materna, che si dovrebbe realizzare in zona centrale, il silenzio è assordante: intanto si pagano fitti sostanziosi all'Opera Serafica.

Anche l'attenzione dedicata al fabbisogno di alloggi protetti per anziani e di posti letto per lungodegenti non è adeguata. Se penso alla fatica che abbiamo fatto con l'assessore Gurschler per mettere a bilancio i denari che servissero ad acquistare quegli alloggi, che permettessero di sciogliere i contratti d'affitto per casa Melchiorri e villa santa Maria, e vedo l'esito della gara e le poche e vaghe parole dedicate a questa tematica nella relazione di bilancio non mi sento di certo rassicurata.

E che dire del futuro del complesso dello Zarenbrunn e di villa Lituania? Ne leggo sulla stampa: ma tutto pare un gioco ad incastro, un puzzle fatto sulla pelle degli anziani e delle loro famiglie.

Se le risposte non verranno, i problemi non si risolveranno da soli, anzi si acutizzeranno perché l'andamento demografico ci dice che negli anni futuri il numero degli anziani aumenterà e, con la modifica della struttura sociale, saranno sempre meno le famiglie in grado di farsene carico.

Mi auguro che nella sua battaglia per reperire le risorse per la problematica, che ho tracciato a grandi linee, l'assessore Gurschler trovi accanto a sé la componente non SVP, in modo particolare l'assessore Genovese che in questi anni è stato sugli scudi nel denunciare come l'amministrazione avesse abrogato a trovare soluzioni definitive alla carenza di alloggi per anziani.

Dicevo che non vedo in filigrana il contributo e la presenza della componente non SVP nella predisposizione di questo bilancio.

E non mi si dica che è perché la Giunta si è appena insediata! L'assessore Zaccaria è entrato in Consiglio con me nel 1995, l'assessore Genovese è un veterano di quest'aula: è già stato assessore e per una brevissima parentesi ha ricoperto anche il ruolo di vicesindaco.

Assessore Zaccaria, per 15 anni, dai banchi dell'opposizione l'ho seguita con attenzione dare lezioni su come si deve gestire secondo criteri manageriali un Comune. Per 15 anni l'ho sentita criticare le precedenti amministrazioni che vedevano la SVP alleata del centrosinistra. In questa legislatura le sono state delegate delle funzioni importantissime: ha in mano l' assessorato più pesante dell'azienda Comune. Se mi permette un paragone un po' azzardato: lei è per così dire il Tremonti meranese e quindi mi aspettavo da lei "fuochi d'artificio". Invece il bilancio che ci sottopone è un grigio documento da ragioniere, così come assai grigia è stata la sua relazione. Le politiche di bilancio che lei delinea non sono né di destra né di sinistra: sono semplicemente inesistenti.

Un passaggio lo dedico anch'io all'assessorato al decentramento.

Non me vorrà, assessore Genovese, se Le dico che la frase della relazione programmatica, in cui si dice che l'obiettivo di avvicinare i/le cittadini/e all' amministrazione deve essere di tutti gli assessorati e non solo del suo, è una ovvietà, se non una banalità. Le riconosco però, come altri colleghi che mi hanno preceduto, di essersi preso molto a cuore questa competenza e di aver suscitato molto aspettative, aiutato in questo dallo spazio che la stampa le ha generosamente offerto oltre che dalla collaborazione dei suoi colleghi e del personale del Comune. Le auguro di saper essere all'altezza delle aspettative suscitate perché non potrà solo svolgere il ruolo di "passa carte", dovrà anche dare risposte concrete alle domande che emergono dai cittadini.

Quanto a coinvolgimento e partecipazione non mi pare purtroppo che questa amministrazione sia partita con il piede giusto. Non vi è stato infatti il passaggio abituale di presentazione del bilancio alle parti sociali e la lettura della lettera dei sindacati da parte del collega Duschek dimostra con chiarezza come questo sia stato un errore.

Concludendo mi rivolgo a Lei, signor Sindaco: mi auguro che riesca ad uscire da quello che dal di fuori pare un impasse tutto interno al suo partito. Le sue competenze paiono bloccate: mobilità, urbanistica abbisognano di un colpo di reni.

In campagna elettorale ci ha detto che il suo impegno era di pianificare la Merano del 2030: coraggio, signor sindaco, sblocchi il bando per il masterplan!!! Merano ha bisogno di idee.


 

Consiglio Comunale 14 dicembre 2010 sintesi del mio intervento sul bilancio preventivo

Io farò alcune domande per avere qualche chiarimento relativamente a qualche macro importo.

La prima cosa di cui mi sono accorto leggendo il bilancio è che sono state previste, per quanto riguarda le spese in conto capitale, 812.000 € di spese per consulenze esterne.

Reputo l'importo rilevante, specialmente in un periodo in cui il bilancio di previsione risulta ingessato.

Di questo importo una parte rilevante sono i circa 200.000 € previsti per la manutenzione di immobili di proprietà comunale, chiedo quindi all'Assessore competente di fornire a questo Consiglio maggiori chiarimenti sull'utilizzo di questa spesa.

Chiedo poi maggiori chiarimenti sull'importo stanziato pari a 130.000 € per consulenze esterne per i parchi;

Come già chiesto in Commissione Bilancio all'Assessore Zaccaria, che mi ha rimandato all'Assessore competente, chiedo maggiori spiegazioni sull'importo destinato al progetto open energy, finanziato per altro dal Fondo Sociale Europeo.

Sono poi rimasto colpito dall'importo di circa 1.000.000 di € destinato ai fitti passivi. Questa che di fatto potrebbe sembrare una spesa rigida perché non si possono interrompere di colpo queste spese. Un'amministrazione dovrebbe però iniziare a pensare a come diminuire questo importo. Non mi sembra però che in questo bilancio ci sia qualche impegno che porti nel tempo ad abbattere questo tipo di costi.

Ho visto anche che la maggior parte degli investimenti di grossi importi sono subordinati a finanziamenti esterni, come per esempio i 3.000.000 di € destinati al rifacimento delle tribune dell'ippodromo di Maia, mi piacerebbe conoscere se si sa già quando e se questo importo promesso verrà erogato in modo che i lavori possano partire.

Un ulteriore punto su cui chiedo chiarimenti è l'ulteriore importo destinato alla partecipazione nelle Funivie Ivigna Spa in quanto ho delle perplessità sulle caratteristiche della società di cui il Comune detiene la partecipazione, mi chiedo infatti se l'attività svolta dalla società sia in qualche modo riconducibile ad attività istituzionale o non sia invece da considerarsi mera attività commerciale.

Venendo poi all'importo più alto delle spese previste in conto capitale chiedo anche in questo caso maggiori delucidazioni sulla spesa. L'importo è infatti destinato all'acquisto degli appartamenti per anziani.

In questo bilancio c'è scusate l'espressione un "chicca", ed è la destinazione di 200.000 € per il campo nomadi, in Commissione l'Assessore Zaccaria che potrà spiegare meglio il suo intervento, mi ha spiegato che qualcosa occorrerà fare e quindi si è pensato di iniziare a destinare una somma.

Ho la sensazione e spero di essere smentito che questi 200.000 € siano solamente un modo di mettersi la coscienza a posto. Il problema del campo nomadi è un problema che inizia a esistere da troppo tempo e quando un problema non si risolve per troppo tempo diventa un non problema. Trattandosi di persone penso che la cosa sia grave.

Ho scoperto poi un'altra chicca, si pensa di fare un campo provvisorio nella zona delle caserme, ora l'areale delle caserme la cui disponibilità non si potrà avere prima del 2017/2018 non può essere utilizzato come la soluzione ad ogni problema, case per anziani asili, scuole giovani ecc. Scusate ma credo che di non sbagliarmi a pensare che nell'areale delle caserme un campo provvisorio per i sinti non ci sarà mai.

Questo mio intervento che non vuole essere un intervento politico, anche se qualche valutazione politica mi è sorta quasi spontanea.

Farò quindi ancora una domanda tecnica sull'importo destinato all'esproprio per il terreno per l'asilo di Sinigo, vista l'entità dell'importo 1.602.000 € mi chiedo le dimensioni del terreno.

Analizzando poi le previsioni di entrata derivanti dalla dismissione di immobili, si legge nel programma che andranno a essere venduti gli immobili fatiscenti costosi o inutilizzati, ora spero che gli immobili di proprietà del Comune non siano lasciati a diventare fatiscenti essendo essi il vero patrimonio del Comune. Non ho visto poi la previsione di cercare più che cessioni di immobili la permuta di immobili in modo da non intaccare il valore del patrimonio complessivo del Comune.

L'ultimo punto su cui avrei bisogni di chiarimenti è l'attività di partecipazione alla lotta all'evasione fiscale attraverso una serie di misure di controllo che permettono di segnalare all'Agenzia delle Entrate quei valori che permettono di iniziare gli accertamenti. Sappiamo che attraverso l'accordo stipulato con l'Agenzia delle Entrate, il Comune ha diritto a partecipare ad un terzo delle entrate derivanti dalla riscossione delle imposte evase.

Ora ho sentito l'Assessore Zaccaria lamentarsi dell'organico a disposizione, mi domando allora se è stata prevista un attività di controllo e se si se il personale a disposizione dell'Ufficio Tributi sia dimensionato per questo supplemento di attività, perché solo in questo modo la previsione fatta non sarà solamente una buona intenzione.


 


 


 


 


 

 

Risposta interrogazione su incarico di progettazione per rampa garage interrato sotto "area ferroviaria - prot. n. 0038260

Risposta interrogazione su incarico di progettazione per rampa garage interrato sotto "area

ferroviaria - prot. n. 0038260


 

In relazione alia Vs. interrogazione di cui sopra, Vi informiamo che la scelta del professionista per

la progettazione della rampa al garage interrato sotto I'area ferroviaria è
stata determinata da

motivazioni puramente tecniche.

L'intervento di cui in oggetto è
infatti accessorio alia realizzazione del primo lotto della

circonvallazione nord ovest, la cui progettazione, da parte della Provincia, è
stata affidata al Gruppo di

Progettazione Circonvallazione Nordovest di Merano (ingg. Bergmeister, Ebner e Gretzer).

Incaricare uno dei citati professionisti per la progettazione della rampa significa garantire

continuità al progetto ed evitare qualsiasi problema di incongruenza/ incompatibilità fra i due interventi

in fase esecutiva.


 

Distintamente

interrogazione con risposta scritta - conferimento incarico per progetto esecutivo rampa d’acceso al garage interrato sotto l’areale ferroviario

Al Sindaco

Dott. Guenther Januth

Via Portici 192

39012 Merano


 

p.c. Al Presidente del Consiglio

Sig. Pasquale Didomenico

Via Portici 192

39012 Merano


 

Oggetto: interrogazione con risposta scritta - conferimento incarico per progetto esecutivo rampa d'acceso al garage interrato sotto l'areale ferroviario

  • Abbiamo sempre sostenuto la necessità della realizzazione dello svincolo nord-ovest, a nord della stazione ferroviaria e del relativo parcheggio di raccolta per permettere agli utenti ed ai pendolari di raggiungere direttamente quella parte della città dove hanno sede numerosi servizi (ospedale, Martinsbrunn, centro scolastico, pretura, Ufficio delle Entrate..) e di tutte le altre misure previste dall'accademia Europea (allargamento della zona pedonale, ampliamento delle piste ciclabili, potenziamento del mezzo pubblico) perché Merano è prima di tutto dei meranesi ed è la qualità della vita e la salute dei suoi abitanti che vanno salvaguardate.
  • Forti di questo convincimento, abbiamo sostenuto politicamente la necessità di uno studio di fattibilità che proponesse soluzioni di ordine viabilistico e viario per la zona attorno alla stazione, unitamente a proposte di ordine urbanistico nell'ottica di una riqualificazione complessiva del quartiere.
  • Nel febbraio del 2004 venne affidato l'incarico di redigere tale studio di fattibilità agli architetti Nicoli e Piller.
  • Nella passata legislatura sono state prese in considerazione soprattutto le misure viabilistiche e viarie contenute nel corposo documento redatto dai due professionisti, in particolare la localizzazione, le dimensioni, la capienza, l'accessibilità del garage interrato da realizzare sotto l'areale della stazione, unitamente alla valutazione della normativa antincendio di particolare rilevanza per tale opera.
  • Con determina dirigenziale n° 1592 del 30.12.2009 il comandante dei vigili, dott. Piras, ha conferito al team di ingegneri Bergmeister, Ebner, Gretzer l'incarico di redigere il progetto esecutivo per le rampe d'accesso al garage interrato sotto l'areale della stazione avendo considerata congrua l'offerta di onorario di Euro 22.494,07 lordi (Euro 18.177,33 + 2% + 20%) presentata dall'ing. Gretzer in data 20 ottobre 2009.
  • Con delibera n° 500 del 03.11.2010 codesta Amministrazione ha approvato il suddetto progetto esecutivo redatto dallo studio Aribo Gretzer&Partner GMK


 

Ciò premesso

s'interroga il Sindaco

per sapere


 

  • se gli estensori dello studio di fattibilità citato in premessa siano stai presi in considerazione per conferire loro l'incarico di eseguire il progetto esecutivo per le rampe d'accesso al parcheggio interrato sotto l'areale ferroviario
  • in caso contrario, se la procedura seguita sia legittima, ovvero se sia legittimo affidare incarico di progetto esecutivo di parte di un'opera prevista nello studio di fattibilità citato in premessa a professionista diverso dagli estensori di detto studio senza aver nemmeno richiesto loro un'offerta di onorario relativo alla redazione del progetto esecutivo in oggetto
  • qualora tale modus procedendi avesse legittimità procedurale, se lo si ritiene eticamente corretto


 

I consiglieri del Partito Democratico


 

Andrea Bonatta                        Vanda Carbone


 

Merano, 7 dicembre 2010