mercoledì 5 maggio 2010

Alcune proposte di Monica Casagrande in materia di mobilità

 
PROPOSTA DI INNOVAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO
di Monica Casagrande
Premessa
Fino ad oggi le politiche di contenimento del traffico si sono basate su dissuasione e divieti.
Nell’attuale situazione l’effetto è quello di caricare di oneri i cittadini che necessitano di una
mobilità al passo con i ritmi del vivere quotidiano, oneri in termini economici (tasse di transito nelle
aree cittadine, posteggi obbligatori a pagamento..) oppure oneri in termine di limitazione di
movimento.
La strada da percorrere dovrebbe essere quella di rendere non solo possibile, ma anche vantaggioso
il non uso dell’auto, non penalizzando gli automobilisti, ma offrendo loro sistemi di trasporto
attraenti ed efficaci.
A tutt’oggi l’auto privata risulta essere ancora competitiva in molte situazioni rispetto al trasporto
pubblico, sia in termini di comodità sia in termini di agilità e versatilità d’uso.
Credo di poter dire che molte persone risparmierebbero volentieri il denaro necessario all’acquisto e
al mantenimento di un’utilitaria se venisse offerto loro realmente la possibilità di spostarsi
agilmente con mezzi alternativi.
Siamo proprio sicuri che la bicicletta rappresenti questo? E così l’attuale servizio pubblico?
Autobus scomodi, ingombranti, inquinanti, con percorsi e fasce orarie limitate. Taxi costosi e
introvabili, bicicletta spesso rischiosa e improponibile in molte situazioni (impedimento fisico,
necessità di carico, eventi climatici). Perché non pensare a mezzi agili (bus navette) frequenti,
celeri, attrattivi e confortevoli, a propulsione innovativa? Perché non pensare a nuove forme di
utilizzo del servizio di taxi e car-sharing anche a partecipazione pubblica? E perché non auto
pubbliche ad uso privato?
Il tutto ridisegnando la mobilità cittadina, permettendo punti di raccolta delle auto con parcheggi di
attestamento in prossimità degli accessi alla città e delle stazioni ferroviarie.
Finalità
Riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico.
Riduzione del traffico urbano ed extraurbano.
Riqualificazione della vivibilità cittadina.
Potenziamento dell’immagine di Merano come “città di cura”.
Rinnovo parco automezzi e sostituzione progressiva con mezzi ad emissioni zero
1. alimentazione elettrica = autobus per cerchia extraurbana e minibus (bus navetta) per area
cittadina
2. alimentazione ad aria compressa = sistema innovativo di propulsione già in sperimentazione
nel Comune di Biella in collaborazione con l’Università di Ingegneria di Perugia.
A questo proposito si potrebbe verificare la possibilità di realizzare una partnership, per la
sperimentazione di prototipi già esistenti e/o l’ideazione di nuovi (*progettati secondo criteri di
facilità di utilizzo per anziani, portatori di handicap, donne con carrozzine..) con:
• altra Università italiana
• con la MDI, azienda di Guy Nègre ideatore del progetto “Eolo”
• con la Air Car Factories
• *aziende produttrici di mezzi tradizionali (nel caso di ideazione di nuovi modelli)
Creazione di un servizio di “auto pubbliche” ad uso individuale:
• acquisizione di un parco auto elettriche e/o ad aria compressa gestite dall’amministrazione
comunale (da poter estendere su scala provinciale?) utilizzabili da cittadini che
sottoscrivono un contratto di noleggio annuale o per periodi differenziati.
Si potrebbe pensare ad apposite carte magnetiche/con chip prepagate che identifichino l’utente, fungano da
chiavi e ne registrino l’utilizzo; (i costi di manutenzione di un’auto ad aria sono praticamente paragonabili a
quelli di una bicicletta non essendoci combustione alcuna e nessun rischio di esplosione dei serbatoi).
• predisposizione di aree di sosta/ricarica distribuite equamente nel contesto cittadino, meglio
ancora attrezzando segmenti di tutte le vie. (vedi progetti E-MOVING ed E-Mobility Italy)
Servizio taxi ad uso agevolato
• ideazione di una sorta di convenzione tra Amministrazione e taxi con tessere prepagate
acquistabili da tutti i cittadini e con facilitazioni e tariffe differenziate, per condizione
sociale o fascia oraria, che rendano praticabile questo servizio ad una fascia di popolazione
più ampia di quella attuale (assenza del mezzo privato, fasce di età, condizioni di salute,
numero di persone..);
• incentivi all’acquisto di taxi elettrici e/o ad aria compressa (su scala provinciale).
Monica Casagrande – PD Merano

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